Parole nuove dai giornali

Sostenitore o fautore del Movimento sociale italiano che ha dato vita al partito di Alleanza nazionale; successivo al Movimento sociale italiano.

• Delle italiane nella politica istituzionale [Ritanna] Armeni analizza le debolezze: fedeltà nei confronti del segretario di partito, ripetizione degli schemi del capocorrente o del capocordata, adeguamento alle regole date. Le nostre politiche «non osano», non sono audaci. Unica eccezione, quella di Rosy Bindi, scesa in campo nelle primarie del Pd contro il colosso [Walter] Veltroni. E adesso Daniela Santanchè, candidata premier della Destra postmissina di [Francesco] Storace, dice che Bindi ha saputo affrancarsi dagli uomini, a differenza di molte donne della sinistra, dimostrando «davvero coraggio». (Letizia Paolozzi, Liberazione, 13 marzo 2008, p. 14, Culture).
• Che cosa sia rimasto dell’esperienza post-missina e post-aennina in Fli è difficile dirlo. I generici richiami all’identità e all’unità nazionale, connessi con il rottamato multiculturalismo su cui si attardano alcuni esponenti finiani, l’invocazione ad investire di più nella cultura e nella ricerca, non possono certo qualificare un movimento poiché non sono questi fattori specifici di riconoscimento. (Gennaro Malgieri, Tempo, 5 novembre 2010, p. 1, Prima pagina).
• con la Lega che ha scelto di radicalizzare il suo messaggio in chiave anti-europea sulla scia dei lepenisti, con la destra post-missina che fa appello al senso di fedeltà dei camerati, con i centristi post montiani che arrancano senza alcuna prospettiva strategica, con la sinistra radicale che si è annullata nel nome del solito leader rivoluzionario d’importazione, [Matteo] Renzi è l’unico contendente effettivo di [Beppe] Grillo: sul piano dei numeri, ma più ancora sul piano del messaggio. (Alessandro Campi, Messaggero, 21 maggio 2014, p. 1, Prima pagina).
• Il centrodestra che [Silvio Berlusconi] aveva contribuito a fondare, mettendo insieme liberali, leghisti, post-missini nonché pezzi sparsi della diaspora democristiana e socialista sopravvissuta a Tangentopoli, si è frammentato e diviso in tante sigle. (Alessandro Campi, Messaggero, 3 marzo 2017, p. 1, Prima pagina).